Dolore, rigidità e gonfiore sono solo alcune conseguenza dell’artrosi al ginocchio negli anziani se non curata bene e in maniera tempestiva. Il dolore al ginocchio è un acciacco che negli anziani spesso non viene considerato e per questo non curato ma a lungo andare va ad impattare molto negativamente sulla qualità della vita della persona affetta. Facciamo un po’ di chiarezza e capiamo come curarla.
COS’È L’ARTROSI AL GINOCCHIO
Senza entrare troppo nei dettagli e senza utilizzare troppi termini tecnici medici, l’artrosi al ginocchio non è altro che un’infiammazione cronica del ginocchio. Questa è causata dalla degenerazione degli strati di cartilagine del ginocchio che porta a lungo andare al sfregamento del femore sulla tibia.
La cosa importante da sapere è che questa è una condizione irreversibile e progressiva e ciò significa che con il passare del tempo questa situazione tenderà a peggiorare. Se non curata comporterà un aumento del dolore tale da limitare in maniera significativa la libertà di movimento della persona che ne è affetta.
Chi è più colpito? Certamente gli anziani sono tra le persone più colpite da questa malattia. Si inizia a vedere i primi casi verso i 60 anni per poi aumentare notevolmente dopo i 70.
CON QUALI SINTOMI SI PRESENTA
Come detto all’inizio, molto spesso dei primi sintomi non ci si accorge o meglio non gli si dà la giusta importanza. Il ginocchio che scricchiola, oppure con certi movimenti si blocca oppure ancora in certi casi lo si sente instabile ecc… ecco questi sono tutti esempi di primi sintomi.
I campanelli d’allarme, che spesso peggiorano con l’umidità e il maltempo, e che ci devono far sospettare sono: dolore al ginocchio, rigidità articolare, gonfiore, arrossamento e senso di calore, rumori articolari e zoppia. Ma tutti questi sintomi da cosa sono causati?
Una delle cause dell’artrosi al ginocchio è certamente l’avanzamento dell’età, ma esistono anche altre cause che la possono generare, come:
- Il sovrappeso e l’obesità
- Ripetuti infortuni alle ginocchia
- L’appartenenza al sesso femminile
- Sport praticati intensamente per anni (come ad esempio calcio o corsa)
Per cui si capisce che impedire il verificarsi di queste cause è un po’ difficile ma di certo il mantenimento di uno stile di vita sano, equilibrato e con il giusto movimento non può che ritardare il presentarsi di questa infiammazione.
DALLA DIAGNOSI ALLA CURA
Nel momento in cui ci si accorge di questi sintomi è importante, non aspettare e rivolgersi al proprio medico. Non ha senso aspettare che il dolore e la rigidità articolare siano tali da impedire lo svolgimento anche delle più semplici attività quotidiane come per esempio salire e scendere le scale di casa. In linea generale il vostro medico vi prescriverà una lastra e una risonanza magnetica nucleare alle ginocchia da cui emergerà o meno la presenza di artrosi.
E la cura qual è? Purtroppo ad oggi non esiste una cura che consenta di guarire questa infiammazioni, ma ci sono disposizione trattamenti sintomatici, ovvero trattamenti finalizzati solo alla gestione dei sintomi. Questi trattamenti consentono quindi di:
- Ridurre il dolore
- Ristabilire una parte della mobilità persa
Nei casi più gravi in cui anche questi trattamenti non portino ai risultati sperati, allora il medico può pensare di proporre una terapia chirurgica, che può arrivare anche all’installazione di una protesi al ginocchio.
IL MONTASCALE TI PUÒ AIUTARE
Quando il dolore al ginocchio comincia ad essere più forte è quindi necessario, soprattutto per le persone anziane, avvalersi dell’aiuto di strumenti che li possano aiutare nei movimenti. Salire e scendere le scale, ad esempio, potrebbe diventare un’attività anche pericola se affrontata nel modo sbagliato. Il dolore al ginocchio che comporta come minimo un’instabilità può portare l’anziano a perdere l’equilibrio e a cadere delle scale. Per questo è importante installare un montascale a poltroncina all’interno dell’abitazione proprio per ridurre il rischio di cadute.
Quindi utilizzare un montascale consente all’anziano di muoversi in completa sicurezza e autonomia senza però sforzare troppo le articolazioni malate e senza rischiare di aggravare i sintomi.
Data: 12-11-2024